Ho trovato per caso questo bistrot in zona Vaticano ed è stata una piacevolissima scoperta. A cominciare dal fatto che si accede suonando il campanello a una vecchia porta in legno che riporta indietro ad atmosfere di almeno duecento anni fa. Ho mangiato un buonissimo carciofo alla romana, credo il migliore che abbia mai assaggiato da quando vivo a Roma. Per secondo degli straccetti di manzo, anch’essi buonissimi e serviti molto bene. Personale gentilissimo ed efficiente. Prezzi onestissimi. Le 5 stelle le avrei date tranquillamente ma voglio dare un consiglio di cuore ai gestori affinché curino alcuni dettagli estetici dell’arredamento che a mio avviso renderebbero veramente unica e bella l’atmosfera. Mi riferisco ad alcuni dettagli come la confezione di pasta del super mercato o le bottiglie di birra troppo moderne. Aggiungerei quindi elementi artigianali o che possano essere difficilmente riconducibili al contemporaneo. Complimenti davvero per una bellissima attività che porta un tocco di personalità vintage nel cuore di Roma. Ci tornerò per provare i primi!
Non ci sono parole che possano descrivere questa esperienza.... ECCEZIONALE. La scelta dei prodotti e la cura con cui vengono preparati è oltre ogni aspettativa. Io e mio marito abbiamo provato: la tartare di manzo, bruschetta al marcetto, carbonara, amatriciana, saltimbocca alla romana e per finire il tiramisù. Tutto estremamente squisito. Il tutto accompagnato da un servizio attento e preparato. Nota bene: il locale è piccolo quindi bisogna armarsi di pazienza ed aspettare ma ne vale veramente la pena.
Cinque stelle sono poche. Qui ho fatto due pranzi. Il primo per provarlo il secondo per puro piacere. Giorgia e Matteo vi accolgono con un sorriso che da solo vale la visita. Il cibo è Fenomenale. Non ci sono altre parole. Si parte con le bruschette, eccezionali nella loro semplicità. E poi si arriva ai primi. Qui grandi classici romani trovano la loro più alta espressione. In due abbiamo provato carbonara, gricia, matriciana. Una più buona dell'altra. A Roma non ho trovato nulla che potesse competere. Neanche dai nomi blasonati. Secondi di primo livello e dolci stellari. In cucina lo chef è la mamma di Matteo aiutata dal papà. Due fuoriclasse dei fornelli. Grazie davvero per i due pranzi più buoni della mia vita.
Istruzioni per l'uso del locale: il locale è piccolo, la gente che vuole entrare è tantissima. C'è una regola sola a pranzo non si prendono prenotazioni. Si va lì davanti e si aspetta. Anche tanto. Ma sappiate che ogni minuto di attesa vale il tempo passato a fissare la porticina in legno.
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