Ho scelto il menu Omakase, 7 portate a base di pesce preparate con un’inventiva, una cura per i dettagli e una qualità che raramente ho trovato in altri ristoranti. Definirla cucina giapponese è troppo riduttivo, ci sono influssi italiani, marocchini, scandinavi, la salsa garum dell’antica Roma…il tutto presentato in bellissimi piatti che sembrano opere d’arte. Lo staff, formato da persone preparatissime in materia e molto gentili, ti accompagna in questo viaggio attraverso le varie portate, permettendoti di apprezzare tutta la cultura, lo studio e la passione che c’è dietro ogni creazione. Si possono sentire i singoli ingredienti, che amalgamandosi alla perfezione creano dei sapori che non avete mai sperimentato in nessun altro posto. L’anguilla kabayaki si accompagna al sedano di Verona e alle puntarelle, creando un felicissimo connubio di sapori. Il locale è intimo ed elegante senza essere pretenzioso, anzi vi sentirete subito a vostro agio (essendoci solo 18 coperti, è consigliata la prenotazione). Arredamento curato, illuminazione morbida che valorizza i piatti, anche la musica è perfettamente in sintonia con il locale, niente affatto invadente. Questo posto non è comparabile a nessun altro perchè tutti i piatti sono frutto della creatività dello chef. Il rapporto qualità-prezzo è ottimo, ho scelto il menu di 7 portate, preceduto da un’ostrica e accompagnato da due bicchieri di vino, due dolci e un sakè, ho speso 93 euro, mangiato benissimo e a sazietà, volendo si può spendere molto meno ma vale assolutamente la pena di provare tutto. Lo chef ha detto che sta pensando di ampliare il menu con i ramen, saranno sicuramente favolosi! Una meravigliosa realtà di nicchia assolutamente da scoprire! Bravo chef Hakim! Ps. Molto bello anche il logo del ristorante, con la crepa saldata con l’oro secondo la tecnica del kintsugi!